Beirut (Libano), 29 giu. (LaPresse/AP) – Sono 1,6 miliardi i musulmani che questo fine settimana celebrano l’inizio del Ramadan. Ma il mese sacro dell’islam che ha preso il via è segnato da sconvolgimenti, violenze e odi settari senza precedenti, che minacciano di spaccare il Medioriente, epicentro della religione. La Siria è in fiamme per la guerra civile, in Iraq i militanti sunniti hanno preso il controllo di diverse zone, mentre Libano, Libia, Pakistan, Afghanistan ed Egitto combattono l’estremismo islamico. I rifugiati sono milioni, sfollati spesso fuori confine. Ma nonostante il sangue che macchia lo scenario del mondo islamico, milioni di musulmani sciiti e sunniti sono pronti a digiunare e rispettare i riti tradizionali.
CHE COSA E’ IL RAMADAN? Il Ramadan è il mese sacro del digiuno in cui i musulmani si astengono dal mangiare, bere e da altri piaceri, dall’alba al tramonto. Secondo la tradizione, nel nono mese del calendario musulmano il profeta Maometto avrebbe ricevuto la rivelazione del Corano. Per i fedeli, il Ramadan è un periodo di riflessione e preghiera, in cui soffermarsi sulle difficoltà altrui ed essere caritatevoli.
QUANDO INIZIA E QUANDO FINISCE? L’islam si basa sul calendario lunare, quindi l’inizio del Ramadan secondo il calendario gregoriano varia ogni anno. Comincia quando la nuova luna crescente viene vista. La successiva luna nuova, alla fine del mese, segna invece l’Id al-Fitr, la festa di interruzione del digiuno. La maggioranza degli sciiti tende a iniziare il Ramadan un giorno dopo i sunniti, sebbene questa volta rappresenti una eccezione e un evento raro in cui sciiti e sunniti lo celebrano insieme (almeno nella maggior parte dei luoghi). Il Ramadan del 2014 è iniziato alla mezzanotte del 28 giugno e si concluderà il 27 luglio.
PERCHE’ SI DIGIUNA? Il digiuno è uno dei cinque pilastri dell’islam. I musulmani forniscono diverse altre ragioni: insegna l’empatia con i poveri, l’autocontrollo e mostra devozione a Dio. Sono esentati gli anziani, i bambini piccoli, le donne incinte, i malati, i viaggiatori. In alcuni Paesi, come Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, ai non musulmani è vietato mangiare, bere o fumare in pubblico. Altre nazioni sono invece più flessibili.
SPAZIO ANCHE AI PIACERI. E’ un periodo dedicato all’introspezione, ma anche ai piaceri. Come il Natale o il Ringraziamento nel mondo occidentale, il Ramadan è tempo per famiglie e amici di radunarsi per i pasti che romperanno il digiuno (iftar). La tendenza è ad esagerare a tavola e con i dolci. Tendoni vengono allestiti appositamente come luoghi di raduno popolari, dove le persone si raccolgono dopo il digiuno per mangiare e fumare sino alle prime ore del mattino.
PERCHE’ LA VIOLENZA AUMENTA? Il Ramadan accresce il fervore religioso e i militanti solitamente aumentano i loro attachi. Gli estremisti sunniti ritengono che gli attentati, in particolare quelli suicidi, quando vengono commessi durante il mese del Ramadan abbiano più valore e siano più ricompesati da Dio.
TRADIZIONI.
– Datteri con un nome proprio: i datteri sono tipicamente mangiati per rompere il digiuno e in Egitto vengono loro attribuiti nomi dedicati a personaggi noti, leader politici o celebrità. Quest’anno sono stati ‘intitolati’ all’ex dittatore Hosni Mubarak, al presidente deposto Mohammed Morsi e all’attuale Abdel-Fattah el-Sissi.
– Mehebes: nonostante i disordini, in Iraq sopravvive la tradizione di questo gioco popolare. Gli sfidanti hanno l’obiettivo di ottenere dolcetti, indovinando chi nella squadra avversaria nasconda un anello nelle mani.
– Pheni e Khajla: dischetti di vermicelli di pasta sottili e fritti, e dischi di pasta friabile imbevuta di latte, vengono mangiati prima dell’alba in vista del digiuno quotidiano in Pakistan. Cumuli di entrambi possono essere trovati dai venditori di strada e nei negozietti di dolci nel corso del mese. In Libano, Giordania e nei Territori palestinesi gli stessi prodotti si chiamano Qatayef e Kunafa.
– Cannoni: prima dell’arrivo di televisione e radio, i cannoni erano l’unico modo per segnalare ai fedeli che era tempo di iniziare il digiuno. Alcuni luoghi, come Sharja negli Emirati Arabi Uniti, hanno mantenuto la tradizione. Ogni giorno per tutto il mese al tramonto i cannoni sparano contemporaneamente in 12 località, al momento dell’iftar.
– Lanterne: tradizionali lanterne colorate chiamate Fanoos sono usta nel mese di Ramadan in Egitto. Vengono appese all’ingresso di ogni edificio, supermercato e negozio. La tradizione risale al periodo della dinastia dei Fatimidi, califfato conclusosi nel 1171, e si è diffusa in tutto il mondo arabo.
– Musaharati: è il nome con cui viene chiamata una persona incaricata di svegliare al suon di tamburi per il pasto prima dell’alba. La tradizione vecchia di secoli si sta perdendo, ma è ancora viva in alcune parti di Beirut, Il Cairo e Gaza. I tamburi vengono accompagnati dall’urlo: “Oh, addormentato, svegliati e prega Dio, Ramadan Kareem”.
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