Ginevra (Svizzera), 17 giu. (LaPresse/AP) – “C’è un rischio reale di ulteriori violenze settarie su vasta scala, in Iraq e fuori dai suoi confini”. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, aggiungendo che tutti i leader iracheni, politici, militari, religiosi e delle varie comunità, devono “garantire che i loro seguaci evitino atti di rappresaglia” e insieme impedire l’inasprirsi del conflitto. “Il governo iracheno – ha affermato il segretario generale – dovrebbe avere uno solo Stato, in cui sunniti, sciiti e curdi dovrebbero poter vivere insieme in armonia. Spero che con il forte sostegno dei Paesi della regione e della comunità internazionale in un senso più ampio saremo in grado di aiutare il governo iracheno primo di tutto a ripristinare la pace e la stabilità nel Paese”.
I governi che permettono il verificarsi di abusi dei diritti umani, ha sottolineato Ban, diventano “focolai di estremismo e terrorismo”. Il segretario ha detto di essere profondamente preoccupato per la situazione in Iraq e in particolare per le notizie di esecuzioni di massa che, a suo parere, potrebbero essere considerate crimini di guerra.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata