Londra (Regno Unito), 15 giu. (LaPresse) – “La responsabilità della violenta insurrezione che sta stringendo l’Iraq non va attribuita all’invasione del Paese nel 2003”. È quanto afferma l’ex premier britannico Tony Blair in un’intervista alla Bbc, aggiungendo che la crisi attuale è una questione “regionale” che “ci colpisce tutti”. Commentando inoltre la situazione con un intervento sul suo sito, Blair afferma che le attuali violenze in Iraq sono “l’effetto prevedibile e malefico” della mancata azione in Siria. “Dobbiamo liberarci dalla nozione che ‘noi’ abbiamo causato questo, non è così”, scrive Blair, sottolineando che la conquista di Mossul da parte degli insorti sunniti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) è stata pianificata al di là del confine, in Siria.

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