Kuwait City (Kuwait), 11 giu. (LaPresse/AP) – Il primo ministro del Kuwait, Jaber Al-Mubarak, ha respinto le accuse di corruzione avanzate ieri dall’ex deputato dell’opposizione Musallam al-Barrack, il quale ha diffuso documenti che dimostrerebbero trasferimenti illeciti di miliardi di dollari fatti a funzionari di alto rango, tra cui giudici. I documenti non hanno nessun valore, ha affermato Al-Mubarak rivolgendosi ai parlamentari, che hanno chiesto di aprire un dibattito sui materiali diffusi. Il ministro delle Finanze kuwaitiano Salem Abdulaziz Al Sabah ha confermato che è difficile stabilire l’autenticità dei documenti perché vi mancano dei dettagli importanti. Al-Barrack ha presentato i materiali in questione ieri sera agli oltre seimila manifestanti che hanno protestato nella capitale contro la corruzione nel governo, chiedendo servizi migliori, trasparenza da parte dei funzionari e una ripresa economica del Paese. È stata la prima manifestazione dell’opposizione dall’aprile del 2013. Tra gli ufficiali accusati di corruzione da Al-Barrack c’è Nasser Mohammed Al Sabah, membro della famiglia reale e l’attuale Amiri Diwan, capo dell’ufficio dell’emiro. Secondo i materiali presentati dall’ex deputato, Al Sabah avrebbe trasferito ingenti somme di denaro a varie persone tra marzo e maggio del 2013. In un altro documento si afferma invece che il giudice Faisal al-Marshad, a capo del Consiglio giudiziario supremo, abbia ricevuto l’anno scorso 500 milioni di dollari in simili trasferimenti di denaro. Il Consiglio giudiziario ha fatto sapere oggi di aver ordinato l’apertura di un’indagine sulle “bugie e fabbricazioni” inventate da al-Barrack. Quest’ultimo non ha precisato per quale motivo venissero eseguiti i trasferimenti di denaro, ma le accuse suggeriscono che i giudici fossero pagati per modificare le proprie posizioni ed emettere verdetti contro attivisti politici o deputati dell’opposizione.
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