Città del Vaticano, 8 giu. (LaPresse/AP) – Il governo israeliano sostiene il viaggio del presidente del Paese Shimon Peres in Vaticano, e il premier Benjamin Netanyahu ha mantenuto un “contatto costante” con il presidente. Lo ha detto Nadav Tamir, consigliere politico di Peres. Parlando con la radio dell’esercito israeliano, Tamir ha sottolineato che l’incontro di oggi di Peres con papa Francesco e con il presidente palestinese Mahmoud Abbas non è politico, anche se ha aggiunto che è previsto che Peres e Abbas discutano sviluppi politici quando si incontreranno in privato dopo la preghiera.
Il premier israeliano ha chiesto alla comunità internazionale di respingere il nuovo governo di unità formato da Abbas, che è entrato in carica la scorsa settimana, perché è appoggiato dai militanti del gruppo Hamas. La sua richiesta è stata ignorata dall’Occidente. Sia Stati Uniti e Unione europea hanno fatto sapere che daranno una possibilità al nuovo governo di unità. La partecipazione di Peres perciò indebolisce i tentativi di Netanyahu di isolare i palestinesi, e si va ad aggiungere invece al crescente isolamento del premier sulla sua posizione di linea dura.
L’ufficio del premier israeliano ha respinto ripetute richieste di commenti sull’incontro in Vaticano. “Il governo di Israele ha deciso di non tenere negoziati politici, ma non stiamo parlando di negoziati politici”, ha detto Tamir. “Stiamo parlando di un gesto diverso, un gesto spirituale, un atto di diplomazia pubblica”, ha aggiunto il consigliere di Peres.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata