Beirut (Libano), 4 giu. (LaPresse/AP) – “L’attuale stallo politico qui in Libano è profondamente preoccupante. È spiacevole che il Parlamento non abbia eletto il presidente entro i tempi previsti, ora è molto più importante che il vuoto venga riempito”. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa John Kerry, durante una visita a sorpresa in Libano in cui ha espresso il sostegno di Washington a Beirut. “Abbiamo bisogno di un governo che sia libero dalle influenze straniere con un presidente pienamente legittimo e che insieme con il Parlamento risponda alle necessità del popolo libanese”, ha detto Kerry. “Non è il momento di trattare la questione come se fosse cosa da tutti i giorni”, ha aggiunto.

Il segretario ha anche annunciato che gli Stati Uniti stanzieranno 290 milioni di dollari presso le agenzie delle Nazioni unite che lavorano a sostegno dei rifugiati siriani in Libano, invitando i Paesi e i gruppi che sostengono il governo del presidente Bashar Assad ad agire per porre fine alla guerra civile. “Tutti noi, tutti i Paesi hanno la responsabilità di cercare di mettere fine a questo conflitto; in particolare mi rivolgo agli Stati che sostengono direttamente il regime di Assad in quella che è diventata un grottesco esempio di guerra moderna contro il proprio popolo”, ha detto Kerry, riferendosi in particolare ai governi di Iran e Russia e al movimento libanese di Hezbollah.

Kerry ha infine affermato che gli Stati Uniti continueranno a sostenere il Libano, fra cui le sue forze armate, ma ha anche chiesto una rapida risoluzione dell’impasse del governo. Il mandato di sei anni del presidente Michel Suleiman è scaduto a maggio e il Parlamento non è riuscito in cinque sessioni a nominare un successore. I deputati vicini a Hezbollah hanno boicottato gli incontri. Il Libano non è nuovo a simili crisi politiche. Il Paese è infatti rimasto senza presidente per mesi prima che nel 2008 venisse nominato Suleiman, ex comandante dell’esercito.

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