Soma (Turchia), 16 mag. (LaPresse/AP) – La società proprietaria della miniera di carbone del disastro di Soma, in Turchia, nega che ci sia stata negligenza e precisa che la causa precisa dell’incidente non si conosce ancora. Nel corso di una conferenza stampa di diversi funzionari della società, il manager della miniera Ramazan Dogru ha respinto le notizie iniziali secondo le quali l’incendio sarebbe stato provocato da una esplosione in una unità per la distribuzione dell’energia. “È stato causato da una scintilla non determinata”, ha detto Dogru, aggiungendo che pare che “le fiamme si siano accresciute perché c’era un ingresso d’aria”.
“Non c’è stata negligenza”, ha affermato l’ingegnere della miniera, Akin Celik. “Faccio questo lavoro da 20 anni ma non ho mai visto niente del genere; non vogliamo che in futuro nessuno dei nostri dipendenti si faccia mai più del male, anche solo a un’unghia”, ha aggiunto Celik. Il proprietario della società, Alp Gurkan, si è detto “ferito dentro” dalla tragedia, sottolineando di avere speso il suo denaro per migliorare gli standard nella miniera.
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