Seul (Corea del Sud), 15 mag. (LaPresse/AP) – Quindici membri dell’equipaggio del traghetto Sewol, affondato in Corea del Sud il 16 aprile provocando la morte di almeno 281 persone, sono stati formalmente accusati per il disastro e quattro di loro per omicidio. Lo rendono noto i procuratori del tribunale distrettuale di Gwangju, precisando che le accuse di omicidio sono state formulate contro il capitano Lee Joon-seok e tre suoi collaboratori perché non hanno assolto al loro dovere di proteggere i passeggeri quando la nave ha iniziato ad affondare. Se giudicati colpevoli, i quattro accusati di omicidio rischiano la pena di morte, afferma la Corte suprema sudcoreana. Gli altri 11 sono accusati di negligenza e abbandono di passeggeri in difficoltà. Il tribunale di Gwangju, affermano i procuratori, deciderà entro pochi giorni la data di inizio del processo. I 15 accusati erano tutti coinvolti nelle manovre di navigazione del Sewol e sono stati i primi a essere salvati nelle operazioni di soccorso. I passeggeri del traghetto che risultano ancora dispersi dal naufragio sono 23.

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