Sanaa (Yemen), 14 mag. (LaPresse/AP) – Almeno 42 persone hanno perso la vita nei pesanti scontri scoppiati stamattina fra soldati governativi e militanti di al-Qaeda nella città yemenita di Azzan, nella provincia di Shabwa. Il generale Ahmed Seif al-Yafie ha fatto sapere che nei combattimenti sono stati uccisi almeno 30 insorti, tra cui sei leader locali del gruppo terroristico. Altri ufficiali yemeniti, che hanno parlato a condizione di anonimato, hanno riferito invece che nell’operazione sono morti almeno 12 soldati governativi. Al momento non è chiaro se ci siano state vittime civili. I militanti di al-Qaeda, ha detto al-Yafie, hanno usato bambini soldato durante gli scontri. L’esercito ha avvertito i residenti attraverso altoparlanti, invitandoli a lasciare la città e chiedendo loro di non offrire rifugio agli insorti.

Stamattina all’alba i militanti avevano tentato di riprendere il controllo di Azzan e gli scontri sono proseguiti per diverse ore. Mahmoud al-Ayashi, un residente fuggito insieme alla famiglia, ha riferito che i bombardamenti lanciati da entrambe le parti hanno trasformato la città in un inferno. “Questa città ha visto così tante battaglie prima di oggi, ma questa è la peggiore di tutte. Ho visto auto in fiamme e corpi sulle strade, anche di militari in uniformi”, ha affermato. Intanto nella città meridionale di Mukalla un ufficiale dell’intelligence di alto rango è stato ucciso davanti alla propria casa da assalitori a bordo di un’auto. Nella capitale Sanaa, invece, gli agenti delle forze di sicurezza e di unità antiterroristiche hanno fatto irruzione in una casa, arrestando decine di sospetti militanti.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata