New York (New York, Usa), 13 mag. (LaPresse/AP) – Lakhdar Brahimi si dimetterà dall’incarico di inviato speciale di Nazioni Unite e Lega Araba per la Siria. Lo ha reso noto il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, aggiungendo che Brahimi si dimetterà il 31 maggio, dopo quasi due anni di tentativi di porre fine al conflitto siriano. Annunciandolo ai giornalisti, il segretario generale Onu ha promesso di continuare a lavorare per raggiungere la pace. Brahimi era entrato in carica dopo che l’ex segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan aveva lasciato il posto. All’inizio del suo mandato Brahimi aveva detto che sarebbe stata “una missione estremamente complicata e molto, molto difficile”. Brahimi è riuscito a riunire il governo e l’opposizione siriana a Ginevra per dei colloqui, ma i negoziati si sono poi bloccati in un’impasse. Il segretario generale dell’Onu ha detto che Brahimi “ha affrontato difficoltà quasi impossibili con la nazione siriana, la regione del Medioriente….la comunità internazionale che sono stati divisi irrimediabilmente nei loro approcci per porre fine del conflitto”. Brahimi “ha perseverato con grande pazienza e abilità”, ha detto Ban Ki-moon. “Mi dispiace che le parti, soprattutto il governo, si siano rivelate così riluttanti ad approfittare di questa opportunità di mettere fine alla profonda miseria del Paese”. Il solo risultato raggiunto dai colloqui di Ginevra prima della loro interruzione a febbraio è stato un cessate il fuoco di una settimana nella città di Homs per evacuare centinaia di civili che hanno vissuto sotto assedio dell’esercito.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata