Città del Messico (Messico), 10 mag. (LaPresse/AP) – Il piano è ai primi passi dell’iter di approvazione. Gli sviluppatori hanno fatto alcune concessioni rispetto al progetto bloccato due anni fa, tra cui la riduzione di un terzo delle dimensioni dell’hotel, la rinuncia a un porticciolo e a un impianto di desalinizzazione, riusando invece acqua di falde esistenti. Ma gli oppositori non ci stanno: non c’è sufficiente acqua nella secca penisola per sostenere il piano, che non considera inoltre quando la vita marina sarà colpita. I critici dicono di essere preoccupati anche perché non conoscono gli investitori cinesi e i loro legami con il governo messicano. Il piano è ai primi passi dell’iter di approvazione. Gli sviluppatori hanno fatto alcune concessioni rispetto al progetto bloccato due anni fa, tra cui la riduzione di un terzo delle dimensioni dell’hotel, la rinuncia a un porticciolo e a un impianto di desalinizzazione, riusando invece acqua di falde esistenti. Ma gli oppositori non ci stanno: non c’è sufficiente acqua nella secca penisola per sostenere il piano, che non considera inoltre quando la vita marina sarà colpita. I critici dicono di essere preoccupati anche perché non conoscono gli investitori cinesi e i loro legami con il governo messicano.

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