Washington (Usa), 30 apr. (LaPresse/AP) – I repubblicani del Senato degli Stati Uniti hanno bloccato la proposta di legge democratica che prevede l’innalzamento del salario minimo. Si tratta di una sconfitta per una delle priorità economiche del presidente Usa Barack Obama e avrà certamente effetti sulle elezioni di midterm che si terranno a novembre di quest’anno. Con il voto di oggi i senatori dovevano esprimersi a favore o contro l’autorizzazione a tenere un dibattito sulla misura: 54 i sì e 42 i no, ma i voti a favore erano comunque sei in meno rispetto ai 60 che sarebbero stati necessari a ottenere il via libera alla discussione.

La proposta di legge prevedeva un graduale aumento del salario minimo dagli attuali 7,25 dollari all’ora fino a 10,10 dollari all’ora. Secondo i democratici, la mossa avrebbe aiutato milioni di famiglie a basso reddito, mentre i repubblicani sostengono che il provvedimento avrebbe aumentato i costi per i datori di lavoro e ridotto i posti di lavoro. A sottolineare il valore politico che attribuiscono alla questione, i democratici hanno annunciato che proveranno a tenere quest’anno altri voti in Congresso sulla proposta di legge.

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