Berlino (Germania), 28 apr. (LaPresse/AP) – Il governo tedesco ha condannato il rapimento degli otto osservatori militari europei dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) da parte di militanti filorussi nell’est dell’Ucraina, definendolo un atto di “presa di ostaggi”, e ha chiesto il loro immediato rilascio. Il portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel, Steffen Seibert, ha detto ai giornalisti che la Germania “condanna con forza questa presa di ostaggi” e chiede che gli osservatori vengano rilasciati “immediatamente, incondizionatamente e illesi”. Gli otto osservatori, inclusi tre funzionari tedeschi, sono stati sequestrati venerdì con l’accusa di essere spie della Nato.
Ieri il membro svedese del gruppo, Thomas Johansson, è stato rilasciato per motivi medici. Gli osservatori Osce hanno anche tenuto una conferenza stampa, sotto la custodia di guarde armate. Il colonnello tedesco Axel Schneider, che ha parlato a nome del gruppo, ha sottolineato che gli inviati agivano nell’ambito di una missione diplomatica sotto l’egida dell’Osce e non sono spie della Nato, come invece sostengono i filorussi.
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