Amsterdam (Olanda), 22 apr. (LaPresse/AP) – Il governo siriano ha consegnato finora alle autorità internazionali oltre l’86% del proprio arsenale chimico. Lo ha fatto sapere il direttore generale dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac), aggiungendo che Damasco ha appena trasferito un altro carico di materiali grezzi per la produzione di armi chimiche. Quest’ultima porzione è stata prima caricata su navi nel porto siriano di Latakia e poi trasferita a bordo dell’imbarcazione statunitense Cape Ray, dove i materiali saranno neutralizzati sotto la supervisione di esperti dell’Opac.

La scadenza per la distruzione dell’arsenale chimico siriano è stata fissata per il 30 giugno prossimo, ma il governo siriano si è dimostrato finora molto lento nella consegna dei materiali chimici: in base a una tabella di marcia delineata l’anno scorso, la maggior parte degli ingredienti tossici avrebbe dovuto essere rimossa dal Paese entro il 31 dicembre, ma la scadenza venne mancata a causa di problemi di sicurezza e altri fattori. In seguito è stato delineato un nuovo programma. Tutti gli agenti chimici consegnati dalla Siria saranno eliminati a bordo della Cape Ray, sotto la costante osservazione dei tecnici dell’Opac; una volta terminati i processi di distruzione in mare aperto, gli scarti verranno distrutti sulla terraferma.

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