Seul (Corea del Sud), 16 apr. (LaPresse/AP) – È salito a quattro morti il bilancio delle vittime del naufragio di un traghetto al largo delle coste della Corea del Sud, che si è ribaltato ed è affondato dopo essere salpato da Incheon diretto all’isola di Jeju. Le autorità hanno inoltre rivisto il numero dei feriti, salito ora a 55. I dispersi, affermano le autorità, sono 292 e alla loro ricerca sono impegnati navi ed elicotteri. L’alto numero di persone mancanti all’appello fa temere che il bilancio finale dei morti sarà alto e forse maggiore del peggiore naufragio nella storia Corea del Sud, avvenuto nel 1970 e che provocò la morte di 323 persone. In precedenza le autorità hanno dato ripetutamente dati contrastanti sul numero dei passeggeri, quello dei feriti e quello dei dispersi.
A fare chiarezza sulle stime è stato Lee Gyeong-og, vice ministro sudcoreano della Pubblica amministrazione e della Sicurezza, il quale ha detto che a bordo del traghetto c’erano 30 membri dell’equipaggio, 325 studenti di liceo in gita, 15 insegnanti e 89 passeggeri slegati dalla scuola, il che porta il totale a 459. Il ministro della Pubblica amministrazione e della Sicurezza Kang Byung-kyu, ha aggiunto che due morti sono una donna che faceva parte dell’equipaggio e un maschio, probabilmente uno studente. Il corpo della terza vittima è stato trovato in mare e sarebbe anche lui uno studente, mentre della quarta persona non si sa ancora nulla. Il ministro ha aggiunto che 264 persone sono state salvate.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata