New York (New York, Usa), 16 apr. (LaPresse/AP) – Il New York Police Department ha sciolto l’unità speciale incaricata di spiare le comunità musulmane per individuare le minacce terroristiche. Il programma di sorveglianza della Divisione intelligence era stato al centro di aspre polemiche, con l’accusa di abuso dei diritti civili. L’Unità dati demografici, concepita con l’aiuto di un agente della Cia che lavorava per il dipartimento, riempiva database con informazioni su dove i musulmani vivano, facciano la spesa, lavorino e preghino. Ufficiali in borghese si infiltravano in gruppi studenteschi, assoldavano informatori nelle moschee, monitoravano i sermoni e calatogavano quanti adottavano nuovi soprannomi americani. Il portavoce del NYPD Stephen Davis ha confermato che gli investigatori assegnati all’unità sono stati trasferiti ad altri incarichi all’interno della Divisione intelligence.
Il sindaco Bill de Blasio, democratico già artefice di altri cambiamenti nell’operato della polizia, ha definito lo scioglimento dell’unità “un passo critico verso l’allentamento delle tensioni tra polizia e le comunità che essa serve: così che i nostri poliziotti e cittadini possano aiutarsi a vicenda a perseguire ‘i veri cattivi'”. Linda Sarsour, direttrice della Associazione araba americana di New York, elogia la decisione. Tuttavia, dice che esiste ancora preoccupazione sull’uso di informatori infiltrati nelle moschee senza l’esistenza di specifiche minacce. “Era una parte di un grande puzzle che stiamo cercando di far smantellare. Questo non prova necessariamente che le pratiche problematiche finiranno”, ha detto Sarsour.
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