Bruxelles (Belgio), 1 apr. (LaPresse/AP) – I ministri degli Esteri dei Paesi Nato, riuniti a Bruxelles, hanno deciso una serie di passi nei confronti della Russia, in reazione all’annessione della Crimea e alla presenza di truppe sul confine con l’Ucraina. Un ufficiale Nato che ha partecipato all’incontro a porte chiuse e ha aggiornato i giornalisti, a condizione di anonimato, ha detto che le misure includono: – sospensione di “tutta la cooperazione civile e militare” tra Nato e Russia. Gli ufficiali Nato riferiscono che i contatti a livello degli ambasciatori resteranno aperti per assicurare un canale di comunicazione affidabile; – il possibile dispiegamento e rinforzo di risorse militari nei Paesi membri dell’est, come Polonia e Stati baltici, che si sentono minacciati dalle ultime azioni di Mosca; – un possibile aumento dello stato di prontezza delle forze di risposta rapida della Nato; – una possibile revisione dei piani di risposta alla crisi, così come dell’addestramento militare e dei programmi delle esercitazioni.
Il comandante supremo Nato, generale Phil Breedlove, e i suoi sottoposti presenteranno le proposte entro poche settimane e poi le sottoporranno ai leader politici per l’approvazione, ha precisato la fonte. Per rassicurare i membri più vicini geograficamente a Russia e Ucraina, la Nato ha già rafforzato i pattugliamenti aerei sul Mar baltico e i voli di sorveglianza Awac su Polonia e Romania. Circa 35mila-40mila soldati russi equipaggiati con carri armati e altri veicoli blindati e mezzi aerei restano posizionati lungo il confine russo con l’Ucraina, ha dichiarato oggi la Nato.
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