Pechino (Cina), 26 mar. (LaPresse/AP) – Un aereo passeggeri si schianta nell’oceano mentre vola verso Pechino. È la trama del film ‘Deep water’, ma è anche quanto accaduto al volo MH370, che dopo essere scomparso dai cieli asiatici l’8 marzo è precipitato nell’Oceano indiano con 239 persone a bordo. L’infelice coincidenza ha spinto la compagnia Arclight Films a sospendere la pre-produzione della pellicola. Il direttore Gary Hamilton spiega: “E’ un evento piuttosto tragico”, quindi “rimandiamo per rispetto a ciò che sta accadendo”. Le ricerche del Boeing 777 di Malaysia Airlines proseguono nella remota area dell’Oceano indiano in cui le autorità malesi hanno stabilito sia precipitato, dopo essere partito da Kuala Lumpur verso Pechino.
Hamilton ha ridimensionato le somiglianze fra la trama del film e la tragedia, affermando che la pellicola “non sia davvero uguale, è solo che tratta di uno schianto aereo”. ‘Deep water’ racconta gli ultimi momenti di un aereo partito da Sydney verso la Cina. Nella sinossi sul sito web dei produttori si legge che “mentre l’aereo caduto imbarca acqua a ogni secondo che passa, i passeggeri sopravvissuti e l’equipaggio devono affrontare il terrore estremo”. L’ufficiale di volo, i passeggeri e i membri dell’equipaggio che sopravvivono devono combattere con squali tigre e altri pericoli, per tentare di sopravvivere. Il film è un libero sequel di ‘Shark 3D’ del 2012, che racconta di uno squalo che terrorizza i clienti di un supermercato australiano allagato da uno tsunami. A finanziare ‘Deep water’ è l’agenzia cinematografica australiana Screen Australia, che ha destinato 25 milioni di dollari nella co-produzione con la Cina, secondo informazioni rilasciate lo scorso anno dalla pubblicazione di Sydney Inside Film.
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