Tokyo (Giappone), 25 feb. (LaPresse/AP) – Il sito Mt. Gox, piattaforma di scambio per la moneta virtuale Bitcoin, è irraggiungibile a seguito di problemi tecnici e voci su presunti furti. La scomparsa della pagina web fa seguito alle dimissioni di Mt. Gox dal consiglio della Bitcoin Foundation, un’ong che lavora per uniformare, proteggere e promuovere la cyber-moneta. Intanto altri siti di scambio di Bitcoin hanno diffuso un comunicato congiunto assicurando che i fondi da loro controllati sono depositati in maniera sicura. Stiamo lavorando, si legge nella nota, per “ristabilire la fiducia persa” a causa dei fallimenti di Mt. Gox, i quali non dovrebbero essere considerati un segnale generale del valore di Bitcoin né dell’industria della moneta virtuale. Un rapporto diffuso recentemente online, che si crede sia un documento interno di Mt. Gox, ha rivelato che dal sito di scambio mancano oltre 740mila Bitcoin. Di seguito il sito aveva bloccato tutti i ritiri della moneta da parte di utenti. Nelle ultime ore il valore di Bitcoin è sceso da circa 550 a meno di 500 dollari.

Intanto due operatori finanziari stanno manifestando davanti alla sede di Mt. Gox a Tokyo. Uno di loro, Kolin Burgess, ha detto di essere arrivato nella capitale giapponese il 14 febbraio nella speranza di recuperare i 320mila dollari che aveva investito in Bitcoin tramite Mt. Gox. “Potrei aver perso tutti i miei soldi”, ha affermato aggiungendo: “Questo non mi ha fatto perdere la fiducia in Bitcoin, ma mi ha fatto perdere la fiducia negli scambi di Bitcoin”. Una guardia di sicurezza ha detto che nessun rappresentante di Mt. Gox si trova nell’edificio, in cui ha la sede anche Tibbane, una società guidata dallo stesso ad di Mt. Gox, Mark Karpeles. “Non ho idea dove siano, sono al tempo stesso arrabbiato e preoccupato”, ha ammesso Burgess.

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