Caracas (Venezuela), 20 feb. (LaPresse/AP) – “Ho detto ‘mandatelo in prigione’ e così è accaduto. Così accadrà a tutti i fascisti”. Queste le parole del presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, durante un discorso di due ore trasmesso in diretta tv, in riferimento al leader di opposizione Leopoldo Lopez, consegnatosi martedì alla polizia per le accuse di omicidio e incitamento alla violenza nelle recenti proteste contro il governo. Ieri era prevista un’udienza in tribunale sul caso di Lopez, ma il suo risultato non è stato reso noto. Un funzionario rimasto anonimo aveva annunciato che probabilmente i giudici avrebbero fatto cadere le accuse più pesanti, incriminandolo per reati più leggeri come incendio doloso e incitamento alla commissione di reati. Tale ridimensionamento creerebbe la possibilità di un rilascio in attesa di processo, tuttavia Maduro ha lasciato intendere nel suo discorso che Lopez resterà in prigione e affronterà accuse penali. “Non gli permetterò di sfidare il popolo del Venezuela e la Costituzione”, ha detto il presidente. Il 42enne Lopez, ex sindaco di Chacao e leader del partito di opposizione Volontà popolare, è accusato dal governo di cercare di fomentare un colpo di Stato per rovesciare il governo socialista.
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