Beirut (Libano), 20 feb. (LaPresse/AP) – L’Agenzia delle Nazioni unite per il Soccorso e l’Occupazione (Unrwa) ha ripreso la distribuzione degli aiuti alimentari nel campo profughi palestinese di Yarmouk, quartiere della capitale siriana Damasco in mano ai ribelli. Lo rende noto Chris Gunness, portavoce dell’agenzia, affermando che ieri il governo siriano ha consentito l’accesso alla zona agli operatori umanitari. Il campo di Yarmouk è una delle zone maggiormente colpite dai rigidi blocchi imposti dalle forze leali al presidente Bashar Assad. Dal giugno 2013, riporta l’Onu, vi sono morte almeno 85 persone per fame o malattie, a causa dalla mancanza di cibo e medicinali.
Il governo siriano, ha fatto sapere Gunness, ha consentito l’accesso al campo dopo una pausa di undici giorni. Per il momento, ha aggiunto il portavoce, 280 famiglie hanno ricevuto aiuti alimentari e gli operatori si stanno preparando per fornire cibo domani a circa 18mila residenti di Yarmouk. Prima della guerra Yarmouk era il più grande dei nove campi profughi siriani situati in Siria. La maggior parte dei suoi 150mila abitanti era fuggita quando combattenti dell’opposizione vi entrarono a fine del 2012. Le truppe siriane avevano poi circondato il distretto e condotto raid aerei.
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