Surabaya (Indonesia), 14 feb. (LaPresse/AP) – Una potente eruzione del vulcano Kelud sull’isola du Giava, la più popolata dell’arcipelago indonesiano, ha causato la morte di due persone, l’evacuazione di più di 100mila persone e la chiusura di tre aeroporti internazionali. Due uomini sono morti quando i tetti delle loro case sono collassati sotto il peso della cenere e dei detriti vulcanici, causati dall’eruzione che durante la notte è stata sentita fino a 200 chilometri di distanza, riporta l’agenzia per la gestione dei disastri. Una coltre di cenere grigia di 2,5 centimetri è caduta su Surabaya, la seconda città dell’Indonesia, e ancor più spessa su Yogyakarta. Gli aeroporti internazionali di Jogyakarta, Solo e Surabaya sono stati chiusi per ridotta visibilità e per i pericoli che la cenere causa ai motori, ha riferito il ministero dei Trasporti.

Virgin Australia ha cancellato tutti i suoi voli oggi verso Bali, Phuket, Christmas Island e Cocos Island. L’agenzia per i disastri riferisce che ci sono ancora tremori, ma che non è attesa un’altra eruzione potente. Tutti i villaggi nel raggio di sei chilometri sono stati evacuati: oltre 100mila persone hanno trovato riparo in rifugi temporanei. Il monte Kelud è alto 1.731 metri, è uno dei più attivi tra i 130 vulcani indonesiani e da alcune settimane mostrava movimenti ed era sotto stretta osservazione. L’ultima potente eruzione risale al 1990, quando morirono 30 persone e centinaia furono ferite. Nel 1919, uccise 6.160 persone.

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