Mosca (Russia), 9 feb. (LaPresse/AP) – Sparatoria con due morti in una cattedrale ortodossa sull’isola russa di Sakhalin, nel Pacifico. Un uomo ha aperto il fuoco nella chiesa a Yuzhno-Sakhalinsk, uccidendo una suora e un parrocchiano e ferendo altre sei persone. Lo riferiscono gli inquirenti del Comitato investigativo federale, aggiungendo che l’aggressore era una guardia di sicurezza ed è stato arrestato. Gli investigatori stanno provando ad accertare perché l’uomo abbia compiuto l’attacco. I sei fedeli rimasti feriti hanno riportato ferite alle gambe ma non sono in pericolo di vita e a riferirlo è l’agenzia di stampa Ria Novosti, che cita come fonte l’arcivescovo regionale.
Le preoccupazioni per la sicurezza al momento sono piuttosto alte visto che sono in corso le Olimpiadi invernali di Sochi, ma questa sparatoria non sembra legata ai Giochi. L’isola russa di Sakhalin si trova a circa 7.500 chilometri da Sochi.
L’uomo che ha sparato aveva 24 anni ed era armato di fucile. Pare che abbia espresso odio per la chiesa, distruggendo anche una croce. A raccontarlo, spiegando come sono andati i fatti, è il prete Viktor Gorbach in un’intervista alla televisione russa via cavo LifeNews: il giovane è entrato nella cattedrale poco dopo il termine della messa e ha cominciato a sparare contro fedeli e icone appese alla parete; non erano rimaste molte persone e alcune sono riuscite a scappare, ma la suora e il parrocchiano che hanno provato a fermare l’aggressore sono stati uccisi. La tv russa ha mostrato le immagini di diverse persone che depongono fuori e accendono candele fuori dalla cattedrale di Yuzhno-Sakhalinsk per commemorare le vittime.
L’episodio è stato ricordato anche a Mosca dal capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Cirillo I, che ha onorato i due morti come degli eroi. “Coloro che sono morti oggi, in ogni caso sono morti nel tempio di Dio”, ha detto dopo la messa celebrata in una cattedrale del Cremlino, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Interfax. “Hanno provato a evitare che una persona contaminasse il nostro luogo sacro. Sono morti da eroi, come soldati al fronte”, ha aggiunto. Cirillo I ha avanzato l’ipotesi che l’aggressore possa avere problemi mentali o possa essere stato influenzato da chi parla male della Chiesa. La Chiesa ortodossa russa è stata criticata da chi si oppone alla sua nuova simbiosi con il Cremlino, avviata sotto la presidenza di Vladimir Putin.
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