Sochi (Russia), 5 feb. (LaPresse/AP) – Dopo San Pietroburgo e Gerusalemme, anche Londra e Parigi sono state teatro delle proteste contro le leggi anti-gay in vigore in Russia, a due giorni dall’apertura delle Olimpiadi di Sochi. Le manifestazioni sono state organizzate in 19 città del mondo dal gruppo per i diritti dei gay All Out, per chiedere agli sponsor delle Olimpiadi di condannare le leggi russe contro gli omosessuali. Il bersaglio delle proteste di Londra e Parigi è stata la catena di fast-food McDonald’s, uno degli sponsor dei Giochi. Decine di persone in entrambe le città si sono radunate davanti ai locali, scandendo slogan come “No alle leggi anti-gay russe” e mostrando cartelli con scritte come ‘Russia siamo con te ma contro le tue leggi anti-gay’. A Londra, circa 150 dimostranti hanno protestato fuori dall’ufficio del premier David Cameron, chiedendo a McDonald’s, al Cio e agli altri sponsor di pronunciarsi contro le controverse leggi che vietano la “propaganda” omosessuale. Gli attivisti hanno dichiarato di voler consegnare una petizione firmata da oltre 100mila persone a un vicino fast-food della catena americana.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata