Sochi (Russia), 5 feb. (LaPresse/AP) – È polemica per la campagna mirata a sopprimere i cani randagi a Sochi in vista delle Olimpiadi invernali, che iniziano il 7 febbraio. Il portavoce del Comitato olimpico internazionale (Cio), Mark Adams, ha assicurato che saranno uccisi soltanto cani randagi malati, mentre gli animali sani saranno portati via per non disturbare lo svolgimento dei Giochi. I cani, ha spiegato, vengono “presi in custodia”, mentre soltanto quelli malati o moribondi vengono uccisi. L’ong per i diritti degli animali Humane Society International ha scritto una lettera al presidente russo Vladimir Putin chiedendogli di fermare l’uccisione dei cani, mentre un europarlamentare scozzese, Struan Stevenson, ha affermato che la campagna “macchia la neve di Sochi con il sangue”. Ieri Putin ha accarezzato un leopardo per dimostrare il proprio impegno per l’ambiente, ha notato il deputato, e invece avrebbe potuto usare una parte dei soldi spesi per le Olimpiadi per costruire rifugi per animali.

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