Juba (Sud Sudan), 14 gen. (LaPresse/AP) – Circa 200 civili in fuga dalle violenze in Sud Sudan sono morti nel naufragio dell’imbarcazione a bordo della quale stavano attraversando il Nilo. Lo ha fatto sapere il portavoce dell’esercito sudsudanese, colonnello Philip Aguer, aggiungendo che il battello trasportava soprattutto donne e bambini. Decine di migliaia di persone hanno attraversato il Nilo nelle ultime settimane a bordo di battelli in legno per sfuggire ai combattimenti in corso nella città di Bor, controllata da ribelli leali all’ex presidente Riek Machar. La linea del fronte, ha riferito Aguer, continua a spostarsi e attualmente i combattimenti sono concentrati a circa 70 chilometri a nord della capitale Juba. Intanto un portavoce dei ribelli, ex generale Lul Ruai Kong, ha fatto sapere che elicotteri e caccia ugandesi hanno bombardato postazioni dei militanti di Machar. Kong ha parlato in Etiopia, dove sono in corso colloqui di pace tra le due parti del conflitto. Un altro ufficiale vicino ai ribelli, Gideon Gatpan Thaor, ha detto che i combattenti sostengono di essere stati colpiti con proiettili che producono fumo e bruciano, possibilmente al fosforo bianco.
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