Beirut (Libano), 4 gen. (LaPresse/AP) – E’ morto in carcere in Libano Majid al-Majid, comandante delle brigate Abdullah Azzam, legate ad al-Qaeda, responsabili di attacchi in Medioriente e coinvolte nella guerra civile siriana. Lo fa sapere un generale dell’esercito, a condizione di anonimato. Al-Majid, cittadino saudita, era stato catturato lo scorso mese in Libano ed era in custodia in una località segreta. È morto per una crisi renale, riporta il generale. Era ritenuto il comandante delle brigate ed era uno degli 85 individui più ricercati dell’Arabia Saudita. Il dipartimento di Stato Usa ha definito le Brigate gruppo terroristico nel 2012, congelando ogni asset negli Usa e vietando agli americani di condurre affari con il gruppo.
L’agenzia di stampa di Stato riporta che al-Majid è morto “dopo che le sue condizioni di salute sono peggiorante”, senza fornire ulteriori dettagli. Le brigate di cui era a capo hanno rivendicato la responsabilità di attacchi in tutta la regione, tra cui quello del 2010 a una petroliera giapponese nel Golfo persico e diversi lanci di razzi dal Libano verso Israele. L’azione più recente rivendicata dal gruppo è stata il doppio attentato suicida che a novembre, fuori dall’ambasciata iraniana a Beirut, ha ucciso almeno 23 persone e ne ha ferite altre decine. Nella primavera del 2013, dopo che il gruppo sciita libanese Hezbollah aveva annunciato di schierarsi sul campo con il regime siriano nella guerra contro i ribelli, le brigate avevano iniziato a colpirlo.
Le prime notizie della cattura di al-Majid in Libano erano emerse questa settimana, quando ufficiali della sicurezza avevano confermato di avere un sospetto in custodia, dicendo però di non essere certi della sua identità. A seguito di un test del Dna, venerdì la sua identità è stata confermata. Al-Majid aveva gravi problemi renali che richiedevano si sottoponesse a dialisi. Sarebbe stato catturato proprio, secondo i media libanesi, mentre veniva trasferito in ambulanza da Beirut alla valle della Bekaa al confine con la Siria, dopo la dialisi in ospedale. Le brigate Abdullah Azzam da piccolo gruppo si trasformarono in una potente organizzazione terroristica, dopo che a metà 2012 sostituì il leader Saleh al-Qarawi, ferito gravemente in Pakistan.
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