Calcutta (India), 2 gen. (LaPresse) – Sono stati incriminati per omicidio due principali accusati del doppio stupro di gruppo a Calcutta di una 16enne, morta martedì a causa delle ustioni dopo che gli stessi uomini le hanno dato fuoco per punirla di avere sporto denuncia. La giovane, hanno fatto sapere i medici secondo quanto riporta The Indian Express, al momento del decesso era incinta. Intanto, i familiari hanno denunciato di essere stati minacciati dalla polizia se non lasceranno la città. La giovane era stata violentata una prima volta il 25 ottobre nel sobborgo Madhyamgram, poi abbandonata in un campo vicino alla sua casa. Aveva denunciato il fatto alla sede della polizia locale e mentre rientrava a casa lo stesso gruppo di uomini l’aveva prelevata con la forza, stuprandola nuovamente. Era stata trovata gravemente ferita e priva di coscienza vicino ai binari del treno, nella stessa zona. La famiglia si era poi trasferita in un’altra zona della città. Sei uomini erano stati arrestati, dopo che le proteste degli abitanti della zona avevano spinto le autorità ad agire. La famiglia ha poi denunciato che il 23 dicembre persone vicine al gruppo di uomini ha rivolto minacce se la denuncia non fosse stata ritirata e che lo stesso giorno la 16enne è stata data alle fiamme, riportando le gravi ustioni che le sono poi state fatali.
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