Phnom Penh (Cambogia), 2 gen. (LaPresse/AP) – La polizia militare della Cambogia ha sedato con la forza una manifestazione di operai tessili che protestavano chiedendo stipendi più alti, arrestando almeno 10 persone fra cui monaci buddisti e leader sindacali. Lo rende noto il gruppo per i diritti umani locale Licadho, affermando che i soldati, appartenenti a un’unità speciale e armati di tubi metallici, pugnali, fucili AK-47, fionde e bastoni, si sono scontrati due volte con gli operai di una fabbrica alla periferia di Phnom Penh. Un portavoce della polizia militare nazionale cambogiana, Kheng Tito, ha spiegato che le persone arrestate si sono messe alla testa di centinaia di dimostranti nel tentativo di distruggere proprietà della fabbrica. Al momento, in molti dei circa 500mila stabilimenti tessili del Paese sono in corso scioperi con cui gli operai chiedono un incremento a 160 dollari della paga minima, circa il doppio di quella attuale. Il governo ha invece offerto di portare i salari minimi a cento dollari.
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