Qunu (Sudafrica), 14 dic. (LaPresse/AP) – La salma di Nelson Mandela, partita stamattina dalla base aerea di Waterkloof a Pretoria, è arrivata nello scalo di Mthatha, nella provincia sudafricana del Capo orientale, e da qui verrà trasferita nel vicino villaggio di Qunu, paese natale di Madiba dove il leader della lotta anti apartheid sarà seppellito al termine dei funerali privati di domani.

SALMA ACCOLTA CON ONORI MILITARI. Nell’aeroporto vicino Qunu si affollano veicoli militari e suv; molti cittadini hanno affrontato diverse ore di viaggio per arrivare a Qunu e dare l’ultimo saluto a Madiba. La bara è stata accolta con pieni onori militari. I residenti sono stati invitati a salutare il passaggio della salma lungo il percorso che il corteo farà verso Qun. Per stasera è prevista una veglia organizzata dall’African national Congress (Anc) presso l’università Walter Sisulu a Mthatha, alla quale parteciperanno leader del partito e funzionari del governo alla vigilia della sepoltura.

CENTINAIA PER L’ULTIMO SALUTO A MANDELA. Numerosi i civili assiepati lungo la strada che sarà percorsa dal feretro, molti con ombrelli per ripararsi dal sole. “Ci siamo svegliati stamattina alle 2 e siamo venuti da Port Elizabeth, a circa sette ore da qui, e aspettiamo di rendere il nostro rispetto a Madiba”, spiega Ebrahim Jeftha. Un’altra dei presenti, Milly Viljoen di 43 anni, racconta di avere viaggiato tutta la notte per 12 ore per riuscire ad arrivare in tempo a Qunu. “Ne vale la pena per vederlo nel suo ultimo luogo di riposo”, afferma. Viljoen racconta che da studentessa, durante l’apartheid, era un’attivista e ha visto Mandela quando fece la sua prima uscita in pubblico a Città del Capo dopo il rilascio nel 1990; lo incontrò poco dopo quando si recò in visita nella scuola in cui le insegnava.

IL DISCORSO DI ZUMA E LE LACRIME DI GRACA MACHEL. Prima della partenza dalla base di Waterkloof stamattina si è tenuta una cerimonia solenne, che è stata trasmessa in diretta dalla televisione sudafricana. Si è trattato di una cerimonia multiconfessionale, con un tributo musicale a Mandela. Tra i presenti il presidente del Sudafrica, Jacob Zuma, che ha ricordato la lotta di Madiba contro il governo razzista bianco, e la vedova Graca Machel, vestita di nero, della quale era possibile scorgere la commozione dietro gli occhiali che indossava. La ex moglie di Mandela, Madikizela-Mandela, è apparsa affranta, come anche il presidente del Kenya Uhuru Kenyatta e l’ex presidente sudafricano Thabo Mbeki. C’erano anche altri familiari di Mandela. Sul retro del programma consegnato ai presenti era stato stampato il testo della poesia preferita di Madiba, ‘Invictus’.

DESMOND TUTU NON INVITATO AI FUNERALI. I funerali di domani si terranno in forma privata, ma intanto è polemica dopo che l’arcivescovo Desmond Tutu, amico di lunga data di Mandela, ha fatto sapere che non parteciperà ai funerali di domani perché non è stato invitato. Premio Nobel per la Pace nel 1984, Tutu ha più volte criticato il governo sudafricano, ma il motivo della sua esclusione non è chiaro. Dalla presidenza del Paese è arrivata una reazione sorpresa all’annuncio: “Certamente è invitato”, ha detto il portavoce Mac Maharaj, aggiungendo che “questo non è un evento dove c’è bisogno di credenziali e spero che possa essere trovata una soluzione”.

LA MORTE DI MANDELA E LE CELEBRAZIONI IN SUO ONORE. Nelson Mandela è morto lo scorso 5 dicembre nella sua casa di Johannesburg, dopo diversi mesi trascorsi in condizioni critiche per il ripresentarsi di un’infezione polmonare. Lo scorso 18 luglio il Sudafrica aveva festeggiato il suo 95esimo compleanno, nel cosiddetto Mandela Day. Primo presidente nero del Sudafrica dal 1994 al 1999, Mandela è considerato il padre della democrazia nel Paese per il suo ruolo nella lotta all’apartheid. Sotto l’apartheid era stato in carcere per 27 anni, 18 dei quali trascorsi a Robben Island e fu liberato appunto nel 1990. Risale invece al 1993 l’attribuzione del premio Nobel per la Pace. Martedì 10 dicembre si è tenuta una grande commemorazione di Madiba nello stadio di Soweto, alla quale hanno partecipato molti capi di Stato e di governo. Il corpo di Mandela è poi stato esposto nella camera ardente dall’11 al 13 dicembre, ma migliaia di persone sono dovute andare via senza potere rendergli omaggio a causa delle lunghe code.

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