Gerusalemme, 8 dic. (LaPresse/AP) – Il presidente di Israele, Shimon Peres, sarebbe disponibile a incontrare il presidente dell’Iran, Hassan Rohani, se questo potesse aiutare a ridurre le tensioni in Medioriente. Lo ha affermato lui stesso oggi intervenendo a una conferenza a Tel Aviv, ma è improbabile che Teheran accetti. Peres ha espresso la speranza che nei prossimi mesi di colloqui le potenze mondiali riescano pacificamente a evitare che l’Iran sviluppi l’arma nucleare. Poi, alla domanda se fosse disponibile a incontrare Rohani, ha risposto così: “Perché no? Io non ho nemici”, ma ha subito dopo aggiunto che l’influenza di Rohani è limitata e ci sono altre “strutture” radicali in Iran che potrebbero non sostenere la sua apertura all’Occidente.
Israele e Iran sono storici nemici e i leader israeliani hanno espresso scetticismo sul recente accordo sul nucleare raggiunto a Ginevra fra Teheran e il gruppo 5+1, composto dai cinque Paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu (cioè Russia, Usa, Cina, Regno Unito e Francia) più la Germania. L’intesa di Ginevra prevede l’impegno dell’Iran a congelare il suo programma nucleare per sei mesi in cambio di un limitato alleggerimento delle sanzioni economiche.
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