Tokyo (Giappone), 6 dic. (LaPresse/AP) – La Camera alta del Parlamento del Giappone ha approvato la controversa legge sul segreto di Stato, che prevede un inasprimento delle pene per i responsabili di fughe di notizie e per i giornalisti che cercano di ottenere e pubblicare le informazioni fuoriuscite. Il provvedimento è passato nonostante le manovre dell’opposizione mirate a bloccare la votazione, che è terminata con 130 pareri favorevoli e 82 contrari. Le polemiche sulla legge hanno origine nel timore che possa essere utilizzata per insabbiare abusi del governo e sopprimere le libertà civili. La Camera bassa, più potente di quella alta, aveva approvato la legge la settimana scorsa. Il primo ministro Shinzo Abe afferma che il provvedimento sia necessario per proteggere la sicurezza nazionale. I critici temono che la legge possa essere usata per ostacolare le rivelazioni pubbliche, punire gli informatori o imbavagliare i media, visto che i per i giornalisti sono previste pene detentive anche se sono inconsapevoli del fatto che le informazioni di cui vanno alla ricerca sono segrete.

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