Gerusalemme, 24 nov. (LaPresse/AP) – L’accordo sul nucleare raggiunto a Ginevra con l’Iran è un “errore storico”. Lo afferma il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu.

Parlando in Consiglio dei ministri, Netanyahu ha detto che Israele non è vincolato dall’accordo raggiunto fra Teheran e il gruppo 5+1 e si riserva il diritto di difendersi. Riferimento questo a un possibile intervento militare contro l’Iran. “Oggi il mondo è diventato un posto più pericoloso perché il regime più pericoloso del mondo ha fatto un passo significativo nell’ottenere le armi più pericolose del mondo”, ha dichiarato. Prima di Netanyahu, da Israele era giunta la critica all’accordo da parte del ministro per l’Intelligence, Yuval Steinitz, responsabile di monitorare il programma nucleare di Teheran. Steinitz aveva detto che l’intesa è basata “sull’inganno dell’Iran”.

Israele crede che l’Iran stia provando a sviluppare l’arma atomica, ma Teheran nega. Secondo Netanyahu, l’accordo non fermerà la Repubblica islamica in modo adeguato e anzi le darà tempo intanto di prendere respiro grazie all’alleggerimento delle sanzioni. L’accordo prevede un impegno dell’Iran a tagliare le sue attività nucleari per sei mesi, in cambio di un limitato e graduale allentamento delle sanzioni. I sei mesi daranno tempo ai diplomatici per negoziare un accordo definitivo a lungo termine.

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