Berlino (Germania), 21 nov. (LaPresse/AP) – La cancelliera tedesca Angela Merkel apre alla possibilità di introdurre un salario minimo a livello nazionale nazionale, una richiesta su cui insistono i socialdemocratici dell’Spd. Intervenendo a una conferenza economica a Berlino, Merkel ha affermato che formare un nuovo governo è “una responsabilità” che richiede delle concessioni. Finora il blocco della cancelliera si era opposto alla proposta di introdurre un salario minimo di 8,50 euro all’ora. I colloqui sulla formazione di una ‘grande coalizione’ tra la Cdu-Csu e l’Spd sono in corso da un mese. Il blocco di Merkel, composto dalla Cdu e dalla Csu, che ne è la branca bavarese, ha vinto le elezioni del 22 settembre con il 41,5% dei voti, ma ha mancato per cinque seggi la maggioranza assoluta al Bundestag. I socialdemocratici hanno ottenuto il 25,7% delle preferenze. I liberaldemocratici dell’Fdp, ex partner di coalizione della Cdu, hanno ottenuto il 4,8% dei voti e non hanno superato la soglia del 5%, rimanendo fuori dal Parlamento.
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