Gerusalemme, 6 nov. (LaPresse/AP) – L’ex ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, è stato dichiarato non colpevole di tutte le accuse nel processo per frode e abuso di fiducia. I due capi d’imputazione contro di lui, alleato del premier Benyamin Netanyahu, erano dovuti al presunto tentativo di favorire la carriera dell’ex ambasciatore israeliano in Bielorussia, Zeev Ben Aryeh, che gli avrebbe passato segretamente informazioni su un’altra indagine. “Questo capitolo è dietro di me. E mi sto concentrando sulle sfide che ho davanti, ce ne sono molte”, ha detto il politico conservatore dopo che i giudici hanno letto la sentenza, affermando anche di essere stato perseguitato da procuratori eccessivamente zelanti per 17 anni. La procura ha intanto fatto sapere che rispetta la decisione del tribunale e che studierà il verdetto prima di decidere se presentare ricorso. Lieberman, costretto a dimettersi prima delle elezioni parlamentari dell’inizio dell’anno, non ha voluto rivelare se ritornerà a ricoprire l’incarico nel governo. Questa ipotesi sembra tuttavia molto probabile, dato che dalle elezioni di gennaio scorso il primo ministro Netanyahu aveva lasciato il posto vacante, affermando avrebbe nominato il ministro degli Esteri soltanto dopo l’annuncio del verdetto nel caso di Lieberman.
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