Mosca (Russia), 29 ott. (LaPresse/AP) – “In un certo senso è una buona notizia. Dimostra che stiamo facendo la cosa giusta e che hanno paura di noi”. Così Alexei Navalny, leader dell’opposizione in Russia, sulle nuove accuse di furto e riciclaggio di denaro formulate nei suoi confronti dal Comitato investigativo russo. Gli investigatori hanno fatto sapere che Navalny e il fratello Oleg sono accusati di furto di oltre 26 milioni di rubli ai danni di una filiale della società francese produttrice di cosmetici Yves Rocher, per aver fatto pagare alla compagnia un prezzo eccessivo per servizi di spedizione, ma l’avvocato 37enne ha deriso le accuse sul proprio blog. Ai sensi della legge in vigore in Russia, a causa della condanna per appropriazione indebita che gli era stata inflitta a luglio scorso Navalny non potrà mai più candidarsi per un incarico politico. L’oppositore non ha tuttavia rinunciato alle attività politiche e recentemente ha lanciato una campagna per rivedere le tariffe delle utenze domestiche in vista delle elezioni per il consiglio comunale di Mosca, in programma l’anno prossimo. Navalny divenne noto grazie al suo blog, sul quale indagava sulla corruzione tra i funzionari russi. Attualmente ha oltre 400mila follower su Twitter.
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