Washington (Usa), 24 ott. (LaPresse/AP) – Il governo pakistano ha appoggiato segretamente gli attacchi con droni Usa nel suo territorio, mentre secondo gli ufficiali statunitensi alcuni leader di Islamabad continuano a sostenerlo. Lo rivela il Washington Post, citando documenti segreti della Cia e dossier di diplomatici pakistani. Membri del governo pakistano, si apprende, per anni hanno appoggiato in segreto il programma sui droni e hanno sistematicamente ricevuto informazioni riservate sugli attacchi e sui relativi bilanci di vittime. Nelle notizie pubblicate sul sito web della testata si legge che molti dossier erano preparati dal Centro anti terrorismo della Cia, specificamente per essere condivisi con il governo pakistano. I documenti, relativi ad almeno 65 attacchi, sono dichiarati ‘top secret’ ma destinati anche a Islamabad. Ieri il premier Nawaz Sharif in visita dal presidente Barack Obama ha di nuovo sollevato la questione, ribadendo la richiesta più volte fatta da Islamabad perché gli Usa mettano fine al programma. È stata la prima volta che Obama e Sharif si sono incontrati di persona, in un segno del miglioramento delle relazioni tra i loro Paesi. Sharif ha anche invitato lo statunitense a una visita in Pakistan, ma Obama non ha accettato pubblicamente l’offerta.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata