Mosca (Russia), 15 ott. (LaPresse/AP) – Gli investigatori russi hanno arrestato due uomini originari del Caucaso del Nord, sospettati di aver pianificato un attacco contro il magazzino di armi chimiche e la struttura per lo smantellamento a Maradykovsky, nella regione di Kirov. Il Comitato investigativo russo ha fatto sapere che tra le prove raccolte contro i sospetti, che hanno rispettivamente 19 e 21 anni, ci sono “componenti necessarie per fabbricare materiali esplosivi” trovate in una casa abbandonata nella regione di Kirov. L’attacco che gli uomini stavano organizzando, afferma il comitato, avrebbe messo a rischio le vite di centinaia di persone. Gli uomini non sono stati identificati, ma gli investigatori russi hanno riferito che si tratta di “sostenitori del wahhabismo”, una corrente ultraconservatrice dell’islam, e che “letteratura estremista” è stata trovata nella loro casa.
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