Albuquerque (Nuovo Messico, Usa), 8 ott. (LaPresse/AP) – E’ stato dichiarato colpevole di omicidio di tipo ‘capital murder’, punibile con la pena di morte, John McCluskey, che nel 2010 fuggì con altri due detenuti da un carcere dell’Arizona e uccise una coppia di pensionati in vacanza. Il verdetto è stato raggiunto dopo mesi di processo, in un caso in cui l’ultima parte della fuga, con la fidanzata che lo aiutò a evadere, è stata paragonata a quella della leggendaria coppia di fuorilegge degli anni ’30 del novecento, Bonnie e Clyde. McCluskey è stato dichiarato colpevole di omicidio, furto d’auto e altre accuse. Le pene previste sono l’ergastolo e la pena di morte. Le due anziane vittime si chiamavano Gary and Linda Haas, i loro resti furono ritrovati nella carcassa incendiata del loro caravan in Nuovo Messico. Furono uccisi mentre erano in vacanza, tre giorni dopo che McCluskey era fuggito dal carcere dell’Arizona.
Questi evase nel luglio 2010 mentre scontava 15 anni per tentato omicidio di secondo grado, aggressione aggravata e uso di armi da fuoco nella prigione di media sicurezza vicino Kingman, in Arizona. Fuggì con altri due detenuti, grazie all’aiuto di un cugino e della fidanzata, Casslyn Welch. Uno di loro fu catturato dopo una sparatoria in Colorado, mentre McCluskey, la fidanzata e l’altro evaso proseguirono verso il Nuovo Messico. Qui incontrarono gli Haases in vacanza, appropriandosi del loro veicolo e dando il via a una caccia all’uomo, in cui fu anche emessa un’allerta Interpol. Dopo l’omicidio della coppia di pensionati, Province proseguì da solo e fu catturato in Wyoming sette giorni dopo. McCluskey e Welch continuarono a fuggire.
Quando furono catturati, i due evasi Province e Welch si dichiararono colpevoli di furto d’auto concluso con omicidio, cospirazione, uso di armi da fuoco e altre accuse. Entrambi hanno indicato McCluskey come ideatore del piano. Quando fu infine catturato in Arizona con la fidanzata, McCluskey indossava un cappellino dell’uomo che aveva ucciso pochi giorni prima. “Vi chiedo solo questo: chi indossa il cappello del morto?”, ha detto in aula il procuratore Greg Fouratt, rivolgendosi alla giuria. “E’ una specie di trofeo? È un souvenir o una reliquia? E non vi aiuta a decidere chi, tra queste tre persone, è stato quello che ha messo fine alla vita di Gary Haas?”, ha chiesto ai giurati.
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