Rangoon (Birmania), 8 ott. (LaPresse/AP) – Il presidente della Birmania, Thein Sein, ha ordinato il rilascio di 56 prigionieri politici. Ye Aung, membro di un comitato governativo che si occupa delle questioni legate ai prigionieri politici, ha fatto sapere che tra le persone liberate ci sono alcuni membri di minoranze etniche. L’amnistia arriva poco prima del summit dell’Asean (Associazione delle nazioni del sudest asiatico) in Brunei, durante il quale gli altri Paesi membri chiederanno probabilmente spiegazioni sulle continue violenze settarie nel Paese. Un ufficiale rimasto anonimo ha riferito che fra i detenuti liberati ci sono più di dieci membri dell’etnia Kachin.

Proprio oggi nell’omonimo Stato sono in corso colloqui di pace tra negoziatori del governo e il gruppo ribelle Esercito per l’indipendenza Kachin. Le precedenti 15 serie di colloqui non hanno portato risultati, dato che i ribelli insistono per un accordo politico complessivo, contrari al solo cessate il fuoco. Centinaia di importanti prigionieri politici sono stati liberati da quando Thein Sein assunse l’incarico nel 2011. Secondo Ye Aung, lui stesso ex detenuto, nel Paese ci sarebbero ancora più di 130 prigionieri politici. A luglio scorso, durante una visita ufficiale nel Regno Unito, il presidente birmano si era impegnato a rilasciare tutti i prigionieri politici entro la fine dell’anno.

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