Beirut (Libano), 24 set. (LaPresse/AP) – Gli esperti di armi chimiche delle Nazioni unite dovrebbero tornare in Siria domani. Lo ha riferito il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, citato dall’agenzia di stampa Interfax. “Siamo contenti che la nostra richiesta di far tornare gli ispettori dell’Onu in Siria per indagare su altri episodi abbia avuto dei risultati”, ha detto Ryabkov al Parlamento russo, secondo l’agenzia di stampa Ria Novosti. Un funzionario del governo di Damasco ha detto però ad Associated Press che la questione del ritorno degli esperti e il momento in cui questo potrebbe avvenire è “ancora oggetto di discussioni”. L’ufficiale ha parlato a condizione di anonimato in linea con le regole.

Durante il loro precendente viaggio in Siria gli ispettori dell’Onu guidati dallo svedese Ake Sellstrom hanno preparato un rapporto in cui hanno confermato l’uso di sarin nell’attacco avvenuto il 21 agosto scorso vicino Damasco. Gli Usa hanno accusato il regime di Assad di essere dietro l’attacco, in cui secondo Washington hanno perso la vita 1.400 persone. Damasco ha puntato il dito contro i ribelli e la Russia ha affermato che il rapporto degli esperti dell’Onu non contenga sufficienti dettagli per poter attribuire la responsabilità al governo siriano. Mosca ha inoltre chiesto che gli ispettori ritornino in Siria per indagare su altri presunti attacchi con armi chimiche.

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