Mosca (Russia), 24 set. (LaPresse) – La Commissione investigativa russa ha aperto un’indagine criminale con l’accusa di pirateria nei confronti degli attivisti di Greenpeace che la settimana scorsa avevano tentato di salire a bordo della piattaforma petrolifera Prirazlomnaya, di proprietà di Gazprom, nel mare di Pecora, nell’Artico. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Interfax. Mercoledì scorso due membri dell’organizzazione ambientalista erano stati arrestati dalla guardia costiera russa dopo essersi arrampicati sulla piattaforma per protestare contro le trivellazioni offshore nell’Artico.

I 30 attivisti si trovano a bordo della nave di Greenpeace, Arctic Sunrise, che viene attualmente rimorchiata dalla guardia costiera russa verso il porto di Murmansk. L’accusa di pirateria prevede secondo la legge in vigore in Russia una pena detentiva massima di 15 anni e una multa di 500mila rubli (circa 11.600 euro). Greenpeace insiste che le autorità russe non avessero il diritto di salire a bordo della nave.

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