Atene (Grecia), 18 set. (LaPresse/AP) – Un uomo di 34 anni, Pavlos Fyssas, descritto dagli amici come un attivista anti fascista, è stato accoltellato e ucciso ad Atene in una aggressione dai sospetti motivi politici. L’omicida è stato arrestato e ha confessato: si tratta di un 45enne sostenitore del partito di estrema destra Alba dorata. L’aggressione è avvenuta davanti a un bar nella zona di Keratsini, nella parte ovest della capitale greca, e il giovane è morto successivamente in ospedale. Aveva almeno due ferite d’arma da taglio: una al cuore e un’altra alle costole. La vittima era un cantante hip-hop.

Il portavoce di Alba dorata, Ilias Kasidiaris, ha definito l’omicidio “un crimine efferato”, negando ogni coinvolgimento del partito. La presa di distanze era giunta prima che la polizia confermasse che lo stesso aggressore si era identificato come un sostenitore di Alba dorata. A seguito della notizia è intervenuto un deputato del partito, Michalis Avranitis: “Sì, quest’uomo si è dichiarato membro di Alba dorata, secondo quanto emerge, ma Alba dorata ha un milione di sostenitori: se in un ristorante due idioti ubriachi litigano e qualcuno viene accoltellato dovremmo guardare alla loro ideologia e attribuire a quello la responsabilità?”. Secondo quanto ha raccontato lo stesso Avranitis, la vittima e l’aggressore hanno inizialmente avuto una lite su una partita di calcio che si stava guardando nel bar. Inizialmente l’aggressore è andato via, ma poi è ritornato e ha accoltellato Fyssas. Alcuni testimoni che erano nel bar hanno riferito ai media greci che, quando il 45enne è tornato, era con un gruppo di altri uomini, che dall’abbigliamento sembravano sostenitori di Alba dorata. I membri e sostenitori del partito spesso indossano magliette nere e pantaloni in stile militare.

A seguito dell’omicidio la polizia ha perquisito gli uffici di Alba dorata. Dal governo sono giunte dichiarazioni di costernazione e inviti alla responsabilità. “Invitiamo tutte le forze politiche a porre fine al circolo vizioso di tensioni e violenza”, ha detto il portavoce dell’esecutivo, Simos Kedikoglou. Il ministro dell’Ordine pubblico, Nikos Dendias, ha invece affermato che “la democrazia ha bisogno di stabilità, coesione e responsabilità da parte di tutti” e si è detto “scosso dall’accaduto”, aggiungendo che l’uccisione, insieme ai recenti episodi violenti che coinvolgono Alba dorata “mostrano nel modo più chiaro possibile le intenzioni del gruppo neo-nazista”.

Nei mesi scorsi gli esponenti di Alba dorata sono stati accusati diverse volte di attacchi violenti in diverse città della Grecia, perlopiù contro gli immigrati. I deputati del movimento hanno inoltre lanciato spesso insulti contro parlamentari di origine musulmana in Parlamento, definendoli agenti turchi. Spesso ci sono stati anche scontri e combattimenti fra sospetti membri del partito e attivisti antifascisti o sostenitori di gruppi di sinistra. Finora, tuttavia, erano stati registrati solo feriti.

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