Atene (Grecia), 18 set. (LaPresse/AP) – Scontri tra polizia e dimostranti sono scoppiati durante una manifestazione antifascista nella zona Keratsini di Atene, vicino al luogo in cui il 34enne Pavlos Fyssas, musicista rap antifascista, è stato ucciso da un sostenitore del partito di estrema destra Alba dorata. Poliziotti in tenuta antisommossa hanno sparato gas lacrimogeni e granate stordenti per disperdere la folla. Secondo i media locali, alcuni manifestanti hanno tentato di attaccare una stazione di polizia, hanno lanciato pietre e dato fuoco a cassonetti dell’immondizia per creare barricate nelle strade. Panos Kamenos, leader del partito di destra Greci indipendenti, è stato aggredito dai manifestanti quando ha tentato di visitare il luogo dell’omicidio. Sul posto, gli amici della vittima e alcuni residenti della zona hanno lasciato fiori e candele. Scontri sono scoppiati anche durante proteste antifasciste a Salonicco, Patrasso, Xanthi, Larissa e La Canea.
OMICIDIO E ARRESTO. L’omicida del 34enne è stato arrestato e ha confessato: si tratta di un 45enne che si è identificato come membro di Alba dorata. Fyssas, noto con il nome d’arte Killah P., è stato accoltellato al petto davanti a un caffè di Keratsini ed è morto in ospedale. Un coltello con tracce di sangue è stato trovato vicino all’auto del sospetto assassino. La polizia intanto ha arrestato anche la moglie dell’uomo con l’accusa di aver cercato di bloccare lo svolgimento delle indagini. I due sono comparsi davanti a un procuratore. In tribunale anche un altro membro di Alba dorata e sua moglie, su cui pendono simili accuse. Il caso è stato assegnato a cinque procuratori. Un portavoce della polizia, Christos Parthenis, spiega che il sospetto era arrivato in auto davanti al caffè, dove era in corso una disputa tra due gruppi di persone, è sceso dal veicolo e ha accoltellato Fyssas. Gli amici della vittima hanno raccontato ai media greci di essere stati attaccati da un gruppo di uomini dopo essere usciti dal caffè.
ALBA DORATA NEGA COINVOLGIMENTO. Alba dorata nega il proprio coinvolgimento nell’uccisione e sostiene invece che le sedi del partito a Patrasso e a Creta siano state attaccate da gruppi di persone armate di bastoni, che hanno lanciato bombe molotov. La formazione ha pubblicato sul proprio sito web immagini in cui si vedono agenti in tenuta antisommossa davanti agli uffici del partito. Alba dorata, ha detto il leader del gruppo Nicholas Michaloliakos, “condanna senza riserve l’assassinio del 34enne a Keratsini e nega qualsiasi coinvolgimento”. “Tutti i partiti politici – ha aggiunto Michaloliakos – devono assumersi le proprie responsabilità e non creare un clima da guerra civile, attribuendo un carattere politico a questo tragico evento”.
VENIZELOS: SUPERATO OGNI LIMITE. Il vice primo ministro Evangelos Venizelos ha accusato Alba dorata di aver “superato ogni limite”. “La priorità del partito – ha dichiarato – è la violenza e per questo motivo Alba dorata deve essere trattata come un’organizzazione criminale”. Hannes Swoboda, presidente dell’Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici al Parlamento europeo, ha chiesto di adottare misure forti contro la fazione. “L’odio apertamente xenofobo e neonazista di Alba dorata – ha detto – arriva fino all’omicidio di opponenti politici. È una cosa scioccante e intollerabile secondo tutti gli standard e soprattutto in un Paese dell’Ue”.
AMNESTY: GOVERNO DIA RISPOSTA FORTE. Duro anche il commento di Amnesty International. “Violenze di questo genere, motivate politicamente – ha detto Jezerca Tigani, vice direttrice di Amnesty per Europa e Asia Centrale – sono inaccettabili in qualsiasi luogo e la storia ha dimostrato che hanno tristi conseguenze se non vengono controllate. Le autorità greche devono inviare un messaggio forte, facendo capire che attacchi come questo non saranno tollerati”.
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