Gerusalemme, 17 set. (LaPresse/AP) – Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato che nel corso del suo viaggio negli Stati Uniti alla fine di settembre in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni unite si concentrerà sugli sforzi per fermare il programma nucleare dell’Iran e ha invitato la comunità internazionale e intensificare in proposito le pressioni su Teheran. Parlando in Consiglio dei ministri, Netanyahu ha inoltre detto che discuterà del nucleare anche in un incontro con il presidente Usa Barack Obama, in programma per il 30 settembre. La pressione su Teheran “deve essere intensificata e non allentata”, ha detto il primo ministro israeliano.

Quattro secondo il primo ministro di Israele i punti chiave che la comunità internazionale deve esigere: il più importante è che l’Iran deve interrompere l’arricchimento dell’uranio; inoltre le altre tre richieste sarebbero che Teheran rimuova le scorte già esistenti di uranio arricchito, che chiuda la struttura per l’arricchimento nella città centrale di Qom e che fermi la produzione di plutonio, che può essere usato per le armi nucleari. “Finché tutte e quattro queste misure non saranno raggiunte, la pressione sull’Iran deve essere intensificata e non allentata”, ha detto Netanyahu, aggiungendo che a suo parere tutti gli sforzi diplomatici vanno accompagnati da una “credibile minaccia militare”.

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