Baghdad (Iraq), 15 set. (LaPresse/AP) – Almeno 32 persone sono state uccise in Iraq in una nuova ondata di attentati, in gran parte commessi con autobombe, che hanno preso di mira città a maggioranza sciita del centro e del sud del Paese. Il bilancio più grave a Hillah, 95 chilometri a sud di Baghdad, dove l’esplosione di una autobomba vicino a un mercato e a un parcheggio ha ucciso nove civili e ne ha feriti 15, fa sapere la polizia. Pochi minuti dopo lo scoppio, un’altra auto è stata fatta detonare a poca distanza, uccidendo altri 3 passanti e ferendone 14. Nella vicina città di Iskandariyah, un’altra autobomba ha ucciso quattro civili e ne ha feriti nove.

Una vettura parcheggiata è stata fatta scoppiare in una zona industriale a Karbala e ha ucciso quattro persone e ne ha ferite 25. A Kut un attentato analogo vicino a un cantiere e a negozi di cibo ha causato la morte di due civili e il ferimento di 14. Nel quartiere sunnita Azamiyah di Baghdad un’altra autobomba è scoppiata vicino al convoglio del capo del Consiglio provinciale di Baghdad, uccidendo tre persone e ferendone altrettante. L’obiettivo è illeso. Due autobombe hanno colpito anche a Basra e Nasiriyah, causando cinque vittime e 21 feriti.

Altri due sono morti quando una bomba è esplosa contro una pattuglia della polizia nei sobborghi occidentali della capitale. Fonti di polizia e sanitarie hanno confermato i diversi bilanci delle vittime. L’Iraq è attraversata dalla peggior ondata di violenze dal 2008 e dall’inizio di aprile sono oltre 4mila le persone uccise in attacchi, tra cui 804 ad agosto, secondo i dati delle Nazioni unite.

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