Bridgeport (Connecticut, Usa), 10 set. (LaPresse/AP) – E’ stato condannato ad almeno 60 anni di ricovero in un ospedale psichiatrico l’uomo che nel dicembre 2011 in Connecticut uccise un vagabondo con un’ascia, mangiando poi il suo cervello e i suoi occhi. Tyree Lincoln Smith, 36 anni, è stato dichiarato non colpevole dai giudici, per infermità mentale. In aula si è scusato per l’omicidio di Angel Gonzalez, il cui cadavere mutilato fu scoperto in un appartamento abbandonato un mese dopo la morte. “Sono molto dispiaciuto per quello che ho fatto, non ero io. Non ho davvero nulla a che fare con quell’altra persona”, ha dichiarato Smith. Lo psichiatra che ha testimoniato ha dichiarato che l’uomo sentì voci che gli dissero di mangiare il cervello della vittima per comprendere meglio il comportamento umano e gli occhi per poter vedere nel “regno dello spirito”. Il procuratore ha chiesto ai tre giudici di condannarlo per proteggere la società.
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