Tokyo (Giappone), 28 ago. (LaPresse/AP) – L’autorità per la regolamentazione nucleare del Giappone ha alzato da 1 a 3 il livello della pericolosità della perdita di 300 tonnellate di acqua contaminata registrata in una cisterna della centrale di Fukushima. Originariamente aveva classificato l’episodio del 19 agosto come ‘anomalia’, ossia livello 1 sulla scala Ines (scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici). La scorsa settimana ha proposto di alzare il grado di pericolosità a 3 (incidente serio) e oggi lo ha ufficialmente fatto, dopo aver consultato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.
Il disastro dell’11 marzo 2011, quando terremoto e tsunami danneggiarono gravemente la centrale innescando delle fusioni nucleari, è stato classificato al livello 7, il più alto, ossia ‘incidente catastrofico’. Per ora Tepco, la compagnia che gestisce l’impianto, ha rimosso parte dell’acqua fuoriuscita dalla cisterna, ma un’altra parte ha raggiunto il mare attraverso un condotto per l’acqua piovana.
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