Rio de Janeiro (Brasile), 27 ago. (LaPresse/AP) – Il ministro degli Esteri del Brasile, Antonio Patriota, ha rassegnato le dimissioni al termine di un incontro con la presidente Dilma Rousseff a Brasilia. L’annuncio è stato dato con un conciso comunicato di due paragrafi diffuso dalla presidenza brasiliana, che ha già nominato un nuovo titolare degli Esteri, Luiz Alberto Figueiredo.
Le dimissioni giungono al seguito di una imbarazzante manovra diplomatica che ha sollevato tensioni con la Bolivia. Protagonista è infatti un senatore boliviano, Roger Pinto, oppositore del presidente Evo Morales, che da oltre un anno era ospite dell’ambasciata brasiliana a La Paz perché sostiene di essere un perseguitato politico; l’uomo aveva richiesto e ottenuto asilo in Brasile, ma non poteva entrarvi senza l’autorizzazione del governo della Bolivia. Ieri, tuttavia, un diplomatico brasiliano lo ha fatto entrare in Brasile, dicendo che temeva per le sue condizioni di salute, e l’episodio ha subito sollevato tensioni nelle relazioni fra i due Paesi. Il ministero degli Esteri brasiliano aveva fatto sapere di avere aperto un’indagine sull’accaduto e in serata è arrivata la riunione di Rousseff con Patriota.
Il nuovo ministro degli Esteri è già stato nominato: si tratta di Luiz Alberto Figueiredo, recentemente a capo della missione brasiliana presso le Nazioni unite per due mesi. Patriota invece, ex ambasciatore negli Usa, sarà mandato a New York a ricoprire questo stesso posto al Palazzo di vetro. Figueiredo, 58 anni, prima di assumere l’incarico presso l’Onu era stato sottosegretario per Ambiente, Energia, Scienza e Tecnologia presso il ministero degli Esteri. Al summit di Rio de Janeiro nel 2012 sull’ambiente, al quale avevano partecipato 100 capi di Stato per colloqui, aveva guidato il gruppo di negoziatori del Brasile.
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