Fort Hood (Texas, Usa), 23 ago. (LaPresse/AP) – Nidal Malik Hasan, lo psichiatra dell’esercito Usa accusato della strage di Fort Hood del 2009, è stato ritenuto colpevole di tutti i capi d’accusa a suo carico e rischia dunque ora la pena di morte. Il 5 novembre Hasan aprì il fuoco nella base militare di Fort Hood, in Texas, uccidendo 13 persone e ferendone 32. Il processo entra ora nella fase in cui i procuratori chiederanno ai giurati di assegnare ad Hasan la pena di morte e dovrà essere presa una decisione in merito. Lo psichiatra militare, che si difende da solo, non ha chiamato nessun testimone e ha posto domande solo a tre dei circa 90 testimoni portati dall’accusa. La condanna a morte è molto rara nelle file dell’esercito. L’ultima esecuzione capitale per un militare Usa risale infatti al 1961.

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